L'integrazione tra neuroscienze e tecnologia sta aumentando capacità e abilità umane, rivoluzionando così il campo delle neuroscienze e della medicina. Questa tendenza da un lato migliora le nostre conoscenze sul cervello, dall'altro consente di acquisire nuove capacità e competenze.
È un percorso non privo di pericoli per il nostro equilibrio psicofisico, a partire dalle possibili distorsioni nel percepire il mondo che ci circonda, e talvolta con riflessi spiacevoli nei rapporti umani.
Questi temi di grande richiamo tecnologico e attualità socio-culturale saranno indagati e proposti da esperti e ricercatori di diverse discipline in una serie di incontri con aspetti di interazione.
Durante alcune conferenze diversi dispositivi, come visualizzatori "oculus" per la realtà virtuale e dispositivi medici, saranno resi disponibili per essere testati dal pubblico.
Alberto Diaspro, Istituto Italiano di Tecnologia e Università di Genova.
Direttore del Dipartimento di Nanofisica e Professore di Fisica applicata coniuga alle metodologie a strumenti propri della fisica l'applicazione per la comprensione di meccanismi biologici. E' stato insignito dell'Emily Gray Award per il mentoring in Biofisica, è Presidente del Consiglio Scientifico del Festival della Scienza.
Senza limiti! La microscopia ottica ha saltato a piè pari ogni limite di dettaglio spaziale e temporale senza violare le leggi della fisica. Oggi, l'architettura e la funzione cellulare possono essere studiate navigando tra tessuti, organi, cellule e biomolecole sintonizzando il microscopio ottico moderno dalla micro alla nanoscala, senza limiti. Ci muoveremo tra strumenti, metodi e applicazioni con l'idea di sviluppare nuove soluzioni "label free", senza mezzi di contrasto.
Enzo Terreno, Dipartimento di Biotecnologie Molecolari e Scienze per la Salute, Università di Torino.
Si occupa dello sviluppo di agenti diagnostici (compresi quelli nanometrici) per le tecniche di imaging in vivo, in particolare per la Risonanza Magnetica per Immagini.
Marina Boido Dipartimento di Neuroscienze “Rita Levi Montalcini”, Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi, Università di Torino.
Svolge attività di ricerca nel campo delle patologie neurodegenerative e delle lesioni midollari, analizzando i meccanismi cellulari alterati e testando nuove strategie terapeutiche.
Un breve viaggio tra le nanotecnologie e le loro applicazioni nell'ambito delle neuroscienze. La stretta collaborazione fra chimici, ingegneri, neuroscienziati, biologi molecolari e cellulari ha permesso di progettare materiali e dispositivi nanometrici sempre più sofisticati che in un prossimo futuro potrebbero facilitare la diagnosi, il monitoraggio e il trattamento di malattie neurologiche e psichiatriche. Le nano-neuro-scienze ci aiuteranno davvero a conoscere meglio il cervello e a ripararlo se danneggiato?
Andrea Calvo, Dipartimento di Neuroscienze "Rita Levi Montalcini", Università di Torino
Ricercatore di Neurologia. Dal 1997 svolge ricerca clinica sulle malattie del motoneurone, in particolare sull'epidemiologia, genetica, gli aspetti cognitivi e le terapie sperimentali.
L'accesso alle nuove tecnologie sta cambiando la gestione delle patologie, in particolare in ambito neurologico. Dispositivi come sensori, smartphone, occhiali, ecc., possono raccogliere dati sullo stato fisico e cognitivo di soggetti sani o con qualche patologia. Queste tecnologie facilitano l'accesso e il controllo di pazienti distanti, migliorandone qualità di vita e assistenza clinica. Inoltre, tali dispositivi stanno rivestendo sempre più un ruolo diagnostico, ma soprattutto terapeutico.
Raffaella Ricci, Dipartimento di Psicologia, Università degli Studi di Torino.
Professore Associato svolge attività di ricerca in Neuroscienze Cognitive. Ha acquisito competenza nell'utilizzo della stimolazione transcranica alla Medical University of South Carolina (MUSC), USA con cui è affiliata.
Si possono modulare le prestazioni del cervello? La stimolazione transcranica magnetica (Transcranial Magnetic Stimulation o TMS) o elettrica (transcranial Electrical Stimulation o tES) può migliorare o ripristinare funzioni cerebrali e non solo. Oltre ad essere utilizzata per il trattamento di malattie neurologiche e psichiatriche, secondo alcuni, potrebbe migliorare l'attenzione, la memoria e altre funzioni cognitive.
Alessandro Vercelli, Dipartimento di Neuroscienze, dell'Università di Torino.
Direttore del Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi e del centro interdipartimentale di Neuroscienze (NIT), Presidente del Consorzio Interuniversitario “Istituto Nazionale di Neuroscienze”.
I robot stanno cambiando il mercato del lavoro e potranno sostituirci nei lavori ripetitivi e logoranti. L'intelligenza artificiale spinge verso il riconoscimento di volti, emozioni e l'interazione coerente con le persone. L'utilizzo dei robot può essere utilissimo per svolgere lavori per cui non ci sono risorse umane e finanziarie sufficienti, ma va regolato, anche dal punto di vista etico-sociale. Gli apparati prostetici sono essenziali nella sostituzione di parti del corpo mancanti o non funzionanti. Attraverso interfacce cervello-macchina il controllo del loro funzionamento è integrato e naturalmente fluido.
Juan Carlos De Martin, Marco Mezzalama, Angelo Raffaele Meo Politecnico di Torino
Negli ultimi trenta anni le tecnologie dell'elaborazione e della trasmissione dell'informazione, dalla microelettronica alla fibra ottica, hanno registrato progressi dell'ordine di un fattore pari a un milione a costi praticamente costanti.
Nuove applicazioni e nuovi prodotti sono nati da questa rivoluzione tecnologica. Nella conferenza si presenteranno i dati più importanti delle nuove aree applicative, dall'Internet delle cose alla stampante tridimensionale, dalla medicina e chirurgia digitale agli strumenti della cosiddetta intelligenza artificiale per la gestione e l'analisi di un volume di dati che è pari, ogni giorno, all'intera produzione mondiale di sei secoli di storia della stampa.
Le implicazioni economiche, sociali, politiche sono altrettanto importanti e non sempre positive. Comunque, è forte la suggestione del sogno di un futuro migliore e più equo per tutti, frutto della rivoluzione digitale.
Associazione Centroscienza Onlus
La Settimana del Cervello 2018 a Torino è promossa da CentroScienza Onlus, con il sostegno della Compagnia di San Paolo, in collaborazione con Regione Piemonte, Centro Interdipartimentale di Neuroscienze - NIT dell'Università di Torino, Istituto Nazionale di Neuroscienze INN, Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi - NICO, Circolo dei Lettori. La rassegna si svolge nell'ambito di un progetto internazionale promosso dalla DANA Alliance for Brain Initiatives e in Europa dalla FENS (Federation of European Neuroscience Societies).