Un'attività fisica moderata può scolpire i nostri circuiti cerebrali e promuovere la salute del cervello.
Dal giovane all'anziano, dal paziente ferito al viaggiatore spaziale, gli esseri umani devono ricordare di essere nati per camminare e che c'è una forte interazione tra l'attività muscolare e quella cerebrale, che possono
sostenersi a vicenda.
Inoltre, il nuovo green deal evidenzia l'importanza di praticare attività fisica in un ambiente naturale, per promuovere il benessere e l’umore.
Sono stati quindi identificati argomenti fisiologici e quelli potenzialmente patologici..
La neuromodulazione spinale e gli esoscheletri robotici o motorizzati rappresentano uno strumento di riabilitazione promettente per alcune persone con lesione del midollo spinale. L’utilizzo combinato della realtà virtuale e di software che simulano il movimento dell’arto, combinato alla interpretazione dei segnali elettrici cerebrali, permettono di addestrare i pazienti a pilotare le protesi.
Corrado Calì, Nico - Neuroscience Inst. Cavalieri Ottolenghi e Dipartimento di Neuroscienze, Università di Torino
Diego Garbossa, Dipartimento di Neuroscienze - Neurochirurgia, Università di Torino
Potrà sembrare assurdo, ma l'esercizio fisico, oltre al benessere del corpo, contribuisce a preservare e migliorare alcune funzioni cognitive del cervello, negli anziani come nei giovani. Potrà sembrare ancora più assurdo, ma anche l'esercizio svolto dal proprio corpo virtuale può indurre benefici nel cervello simili a quelli ottenuti dall'allenamento fatto con il “reale" corpo. Esplorare il legame tra la rappresentazione del corpo in movimento e le funzioni cognitive del cervello è fondamentale per capirne il funzionamento di base ed elaborare strategie di riabilitazione, in caso di danno cerebrale: le moderne tecnologie, come la realtà virtuale immersiva, forniscono gli strumenti più adatti (e divertenti) per approfondirne lo studio.
Dalila Burin, Smart-Aging Research Center - Tohoku University, Sendai - Giappone - Premio GiovedìScienza 2016
Siamo quotidianamente immersi in un mare di informazioni. In questa vastità, la domanda apre squarci di conoscenza ed è la bussola perfetta per orientarci nel mondo. Conoscere il cervello, allenarci a confrontarci con ciò che è sconosciuto, approcciare temi apparentemente inaccessibili è una palestra di valore inestimabile che andrebbe praticata ogni giorno. Perché è così importante farlo? Perché è essenziale accendere le idee e allenarsi nel porre le giuste domande prima ancora di trovare le risposte? Perché è tanto importante che i ragazzi scelgano di praticare uno “sport” così particolare e necessario? Quindici esperti si sono messi in gioco in quindici libri, nel dare risposte all’altezza delle loro esigenze e delle loro domande su temi diversi. Da questi stimoli, sotto la giuda scientifica di Luca Bonfanti, nasce il primo volume dedicato al cervello e al suo funzionamento della nuova enciclopedia per ragazzi “Le15 domande” (Il Castoro).
Luca Bonfanti, professore e neuroscienziato
Pierdomenico Baccalario, scrittore e giornalista
Andrea Vico, scrittore e divulgatore
L'allenamento motorio supporta le prestazioni migliorando la forza muscolare e circuiti motori automatici nel midollo spinale e nel cervello. Tuttavia, il cervello può migliorare ulteriormente le prestazioni motorie dopo aver stimolato le aree motorie coinvolte nella motivazione. Può la realtà virtuale preparare il cervello alla prestazione sportiva?
Mauro Berruto, CT nazionale maschile pallavolo (2010 - 2015)
Molti studi mettono in luce il valore del vivere nella natura per la salute mentale. Con la rapida urbanizzazione e la riduzione del contatto umano con la natura a livello globale, diventa necessario preservare e migliorare le opportunità per sperimentare l’ambiente. Analizzeremo le potenzialità della valutazione dell'ecosistema per promuovere la salute mentale inquadrandolo in un modello intuitivo e concettuale, elementi che è opportuno siano inclusi nell'esame clinico di un paziente e nelle proposte terapeutiche.
Francesca Cirulli, Centro di Riferimento per le Scienze comportamentali e la Salute Mentale, Istituto Supe-riore di Sanità
Paola Rocca, Dipartimento di Neuroscienze - Psichiatria, Università di Torino
Gli ambienti che caratterizzano le missioni spaziali non sono molto ospitali per il corpo umano. In conseguenza della microgravità, gli astronauti sperimentano diversi cambiamenti fisici, che possono avere un forte impatto sulla loro salute. Alcune di queste condizioni possono essere contrastate mediante un esercizio giornaliero, ma fare ginnastica nello spazio non è un’impresa semplice.
Marinella Ferrino, Thales Alenia Space Human Factors - Habitat Cislunari
Marina Boido, NICO, Dipartimento di Neuroscienze, Università di Torino.
Associazione Centroscienza Onlus
La Brain Awareness Week è un’iniziativa organizzata ogni anno a livello mondiale, nella settimana centrale di marzo, dalla Dana Foundation e in Europa dalla FENS - Federa-zione Europea delle Società di Neuroscienze. La Settimana del Cervello a Torino è or-ganizzata da CentroScienza Onlus e dal NICO - Neuroscience Institute Cavalieri Otto-lenghi, in partnership con NIT (Neuroscience Institute of Turin), Dipartimenti di Neuro-scienze e di Psicologia dell’Università di Torino e Circolo dei Lettori. L’iniziativa si svolge nell’ambito di Sistema Scienza Piemonte.