Ci sono domande alle quali gli esseri umani hanno sempre cercato di fornire una risposta soddisfacente.
È il caso della "nozione di tempo", una dimensione centrale della nostra vita e della nostra comprensione della realtà, e un concetto affrontato nella riflessione scientifica e filosofica di ogni epoca, che, tuttavia, appare
ancora lontano da una spiegazione definitiva.
Ci proponiamo di guidare il pubblico in un viaggio emozionante attraverso i meccanismi neurali che codificano il tempo, le caratteristiche del tempo fisico e il concetto di tempo in fisica.
Un focus specifico sarà dedicato alla sensibilizzazione sui sistemi di orologio biologico che guidano le funzioni corporee chiave e i comportamenti ritmici.
Disallineamenti circadiani e l'emergere di disturbi associati sono caratteristiche sempre più presenti nella vita moderna.
Le possibili soluzioni saranno discusse con il pubblico.
.
Come è codificato il tempo nel nostro cervello? Esistono circuiti neurali che fungono da cronometri e orologi? Un mosaico di mappe cerebrali e di orologi neuronali ci restituisce il senso del fluire del tempo, dai millisecondi ai minuti. Due neuroscienziati esploreranno con il pubblico i meccanismi neurofisiologici che aiutano il cervello a tenere traccia dello svolgersi della vita. Con loro scopriremo che il tempo è, come molte esperienze della vita, un altro prodotto della nostra mente.
La percezione del tempo che scorre si basa sui nostri ricordi: ciò che ricordiamo ci aiuta a costruire la nostra identità. Il tempo soggettivo ed interiore, a differenza di quello scandito dagli orologi, cambia in base allo stato emotivo: un evento noioso sembra durare più a lungo di uno eccitante; ci sono giornate che sembrano non finire mai ed altre che sembrano scorrere in un attimo. Eppure le lancette dell'orologio si muovono sempre alla medesima velocità. Sono le emozioni ad alterare la nostra percezione del tempo che scorre! E quanto più un'esperienza si connota emotivamente, tanto più entrerà a far parte in modo vivido nella nostra memoria. Come avviene questo, e perché è così?
Sarà loccasione per scandagliare la prospettiva della fisica sul tempo sfidando il senso comune, le credenze e l'esperienza soggettiva. Compiremo un viaggio avventuroso in mondi nei quali la nostra abituale organizzazione degli eventi in passato, presente e futuro viene messa radicalmente in discussione. Attraversando l'idea di tempo sviluppata dalla fisica contemporanea ci misureremo con visioni e concetti che sfidano la nostra immaginazione.
Sintonizzarsi con il mondo esterno è fondamentale per stabilire interazioni di successo. Grazie alle tecniche di neuroimmagine, siamo in grado di monitorare in diretta come il cervello, si sintonizzi con ciò che gli accade intorno. Due neuroscienziati ci guideranno tra ricerche recenti per comprendere come la musica e la bellezza attivino corrispondenze fra attività neurale e mondo esterno, favorendo perciò l'apprendimento.
Gli esseri umani, come tutte le specie viventi, possiedono un sistema di orologi biologici che si è evoluto come adattamento alle variazioni cicliche ambientali che hanno caratterizzato e caratterizzano la vita sulla terra. Questi orologi modulano il nostro metabolismo, la fisiologia e i comportamenti ritmici, quali l’alternarsi del sonno e della veglia. Tuttavia, la vita moderna, dominata da orologi sociali, mette a dura prova il funzionamento del sistema degli orologi circadiani, determinando una riduzione delle ore di sonno e un aumento del rischio di sviluppare alcune malattie, anche gravi. Questo incontro fornirà una panoramica su questi problemi e proporrà possibili soluzioni.
Il tempo scorre davvero o ci troviamo in un universo statico, come sembrano suggerire alcuni modelli fisici? Se lo scorrere del tempo è un'illusione, come si spiega l'impressione di dinamismo temporale che ci accompagna in ogni gesto della vita quotidiana? La risposta a queste e altre domande si cela all'intersezione di discipline come la metafisica, la fisica e le science cognitive.
Associazione CentroScienza Onlus
L'iniziativa rientra nella Brain Awareness Week, nata nel 1996 con lo scopo di sensibilizzare e stimolare il pubblico nei confronti delle neuroscienze e della ricerca sul cervello, e che viene ogni anno organizzata a livello mondiale dalla Dana Foundation e in Europa dalla Federazione Europea delle Società di Neuroscienze - FENS. La Settimana del Cervello a Torino è organizzata da CentroScienza Onlus e dal Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi - NICO Università di Torino, in collaborazione con il Neuroscience Institute of Turin - NIT, il dipartimento di Neuroscienze "Rita Levi-Montalcini" e il dipartimento di Psicologia dell'Università di Torino e la Fondazione Circolo dei Lettori. Con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo, l'iniziativa si svolge nell'ambito del Sistema Scienza Piemonte.